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Le fallacie argomentative

Nel discutere una tesi ci si può allontanare dalla razionalità in due modi: o perché si cade in errore, utilizzando argomenti fallaci, che cioè presentano inferenze invalide; o perché si preferisce persuadere l'interlocutore utilizzando argomenti razionalmente irrilevanti, i para-argomenti.
Vale la pena ricordare che non esiste una teoria sistematica né degli argomenti, né delle fallacie, pertanto non esiste uno standard né per la loro classificazione, né per la loro definizione, né per la terminologia. Analogamente a quanto si è fatto nel capitolo precedente, a proposito degli argomenti, anche qui proponiamo la terminologia più usata, facendo riferimento - spesso - a quella originaria medievale. Di ogni fallacia daremo la descrizione, proporremo un esempio e illustreremo i passi necessari per confutarla. 


La discussione razionale richiede il rispetto di alcune regole. Alcune riguardano l'uso stesso dei termini, che devono essere appropriati e circoscrivere con precisione i concetti che fanno parte della discussione. In particolare, allorché si forza il significato di un singolo termine, si commette una fallacia di definizione; quando invece i termini non sono impiegati correttamente nel loro insieme per designare ciò che dev'essere spiegato, si ha una fallacia di spiegazione. Inoltre, si ha tutta una serie di fallacie relative a un uso errato del procedimento argomentativo: si hanno pertanto, in relazione ai diversi argomenti, fallacie deduttive, pseudo-deduttive, a priori, a posteriori e strutturali. Per quanto riguarda le fallacie corrispondenti agli argomenti pragmatici, si veda il capitolo dedicato ai para-argomenti

Vedi anche: 
 
argomenti
para-argomenti
come si argomenta e come si discute
bibliografia essenziale