|
 |
Anfibolia
La fallacia di anfibolia si manifesta quando la costruzione
grammaticale di un enunciato consente due diverse interpretazioni.
ESEMPIO 1 - Ieri mattina a Milano, lungo un viale
del Parco Lambro, un pirata della strada ha travolto un anziano alla
guida di una furgone e si è dato alla fuga. Immediatamente
soccorso da una coppia di giovani, l'anziano è stato trasportato
in stato confusionale al vicino ospedale. |
Da un punto di vista grammaticale, "alla guida di
un furgone" è una locuzione avverbiale (complemento di modo),
attribuibile sia al pirata della strada, sia all'anziano. Di qui nasce
l'ambiguità.
Talvolta per anfibolia s'intende un'ambiguità d'interpretazione
in senso lato, non solo grammaticale, come mostra questo celebre esempio:
ESEMPIO 2 - Creso era indeciso se muovere guerra
a Ciro, re dei persiani. Perciò si rivolse all'oracolo di Delfi,
dal quale ebbe questo responso: "Se Creso muove guerra a Ciro,
distruggerà un grande regno". |
Creso interpretò il responso come favorevole alla
sua impresa: avrebbe distrutto il grande regno dei persiani. Invece distrusse
il suo potente regno.
Questa fallacia viene combattuta isolando il termine che presenta ambiguità
interpretativa e chiarendone il significato nel contesto della frase.
|
 |

Vedi anche:
|