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Metodo della differenza

Anche in questo caso illustriamo il metodo partendo da un esempio.

ESEMPIO - Siamo nel 1767. Nella cittadina di Devon, si manifesta, in forma epidemica, una certa patologia, determinata da forti dolori addominali. Stupisce, però, che nella contigua cittadina di Hereford nessun abitante venga colpito dalla malattia. Non esiste nessuna apprezzabile differenza tra i due villaggi, relativamente alle consuetudini alimentari e igieniche dei loro abitanti, tranne una: gli abitanti di Devon, diversamente da quelli di Hereford, per preparare il sidro, che poi consumavano, usano torchi foderati di piombo. Si avanzò dunque l'ipotesi, poi confermata sperimentalmente da H. Baker, che la malattia dipendesse da questa differente circostanza.

Questo metodo, come appare chiaro, mira a isolare il caso verso cui si indirizza l'ipotesi più probabile: la malattia può dipendere dall'uso del piombo nei torchi. Tale causa ipotetica viene individuata per differenza. Tuttavia non sempre la situazione si presenta così trasparente, tale per cui solo poche sono le differenze individuabili, né è facile imbattersi in situazioni così chiaramente confrontabili.
L'espressione di Mill per il criterio della differenza è la seguente:

"Se un caso in cui il fenomeno che stiamo indagando accade e un caso in cui non accade hanno tutte le circostanze in comune eccettuata una e quest'una si presenta soltanto nel primo caso, quella sola circostanza in cui i due casi differiscono è l'effetto, o la causa, o una parte indispensabile della causa del fenomeno" (Mill, 1843, III, VIII, p. 541).

Schematicamente possiamo tradurre così questo metodo:

A B C D si presentano insieme a w x y z.
B C D si presentano insieme a x y z.
Quindi A è la causa, o l'effetto, o una parte indispensabile della causa, di w.

Anche qui, sullo sfondo, appare la ripresa di una tavola baconiana, quella delle differenze, ma l'induzione per eliminazione che qui compare è più matura, connessa com'è alla ricerca della causa - e non della forma - o, come accade più sovente, alla ricerca di quella parte indispensabile della causa che si è certi di cogliere con questo procedimento. Mill ricorda che il metodo della differenza è utile là dove si possono effettuare esperimenti, come quello descritto nell'esempio. Ed è altresì consapevole della estrema complicazione presente negli eventi naturali, per cui stabilire un fattore comune e sapere che esso non dipende dal nostro sistema di osservazione non è quasi mai facile (Ivi, pp. 542-543).
Anche per questo si danno situazioni in cui il metodo della concordanza e quello della differenza devono operare congiuntamente.

Vedi anche:

metodo della concordanza
metodo congiunto della concordanza e della differenza
metodo dei residui
metodo delle variazioni concomitanti
conclusione sui metodi di Mill
la causa come condizione necessaria e sufficiente
bibliografia essenziale