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La causa come condizione necessaria e sufficiente

Dato un evento, la condizione necessaria per il suo realizzarsi è quella che se non viene soddisfatta, non dà luogo alla sua realizzazione. Ad esempio, condizione necessaria perché un'auto funzioni è che vi sia carburante. Ovvero, se non vi è carburante, allora l'auto non funziona.
Dato un evento, la condizione sufficiente per il suo realizzarsi è quella che, se viene soddisfatta, comporta la sua realizzazione. Ad esempio, la condizione sufficiente per la morte di una persona è che qualcuno le trapassi il cuore. Ovvero, se il cuore di una persona viene trapassato, quella persona muore.
Questo significa che se L è condizione necessaria per A, A non si realizza affatto in assenza di L, ma non è detto che si realizzi necessariamente in presenza di L (posso avere carburante, ma non è detto che necessariamente l'auto funzioni). D'altro canto, se R è condizione sufficiente per A, A si realizza non appena si realizza R, anche se non è detto che necessariamente A si realizzi solo con R (posso morire senza avere il cuore trapassato).
È possibile che siano soddisfatte le condizioni necessarie per il verificarsi di un evento senza che l'evento si realizzi, ma, ovviamente, non è possibile che siano soddisfatte le condizioni sufficienti per il realizzarsi di un evento senza che siano parimenti soddisfatte quelle necessarie (una persona muore non appena ha il cuore trapassato - condizione sufficiente - ma in quel caso il cuore smette di pompare sangue - condizione necessaria).

Dato un evento, la condizione necessaria e sufficiente per il suo realizzarsi è quella in assenza della quale l'evento non si realizzerebbe e in presenza della quale si realizza immediatamente. Ad esempio, condizione necessaria e sufficiente per avere un caffè da un distributore automatico (non rotto!) è l'inserimento del numero corretto di monete; ovvero, se non si inserisce il numero corretto di monete non si ottiene caffè, ma appena le si inserisce lo si ottiene.
In questo caso, vi è una sola condizione necessaria, che in tal modo diventa anche condizione sufficiente. Ma questo non è sempre dato. Vi possono essere più condizioni necessarie, L1, L2, …Ln, per il realizzarsi di A. Ad esempio, l'auto non funziona non solo se non vi è carburante, ma nemmeno se la pompa della benzina è rotta, se non vi è ossigeno per la combustione, se non si gira la chiave d'accensione, ecc. Ora il darsi della condizione Li non comporta il realizzarsi di A. Invece, il realizzarsi di tutte le condizioni necessarie L1, L2, …Ln, comporta il realizzarsi di A. Quindi, individualmente ogni Li è condizione necessaria ma non sufficiente; mentre, l'insieme {L1, L2, …Ln} è condizione necessaria e sufficiente.
Si noti che quando si dice "C causa E", si può intendere:

  1. "C è condizione necessaria per E" ("I virus causano le malattie virali", ovvero senza virus non vi sono malattie virali);
  2. "C è condizione sufficiente per E" ("La rottura dello spinterogeno ha causato l'arresto dell'auto", ovvero non appena si è rotto lo spinterogeno l'auto si è fermata);
  3. "C è concausa di E" ("Lo sfregamento del fiammifero causa il suo accendersi"; ovvero se non lo sfrego non si accende, ma lo sfregarlo è una delle condizioni necessarie);
  4. "C è statisticamente (in senso oggettivo o soggettivo) correlato con E" ("Il bere alcolici causa la cirrosi epatica", ovvero statisticamente si è trovata una correlazione fra il bere alcolici e la cirrosi epatica).


Anche se C è causa di E, non è però detto che il verificarsi di E debba necessariamente essere imputato a C. Affinché, dato C, si abbia E bisogna che C, come detto, sia condizione sufficiente, ma affinché si imputi a C l'aversi di E, C deve anche essere condizione necessaria per E. Si noti che:

  1. C può essere l'unica causa di E; in tal caso, ogni volta che si realizza E lo si può imputare a C (imputiamo l'erogazione del caffè da un distributore automatico all'aver inserito il corretto numero di monete): C è condizione necessaria e sufficiente per E.
  2. C può essere una delle concause di E; in tal caso, ogni volta che si ha E lo si può imputare anche a C (imputiamo il funzionamento dell'auto anche al fatto che il carburante è stato combusto, ma non solo a questo): C è condizione necessaria, ma non sufficiente per E.
  3. C può essere una delle possibili cause di E (pluralità delle cause); in tal caso, ogni volta che si realizza E non è immediato imputarlo a C (possiamo imputare uno stato patologico a un virus, a un batterio, a uno shock, ecc.). Si noti che se Ci e Cj sono due delle possibili cause di E e se Ci e Cj non sono incompatibili, allora Ci e Cj possono (ma non è detto) essere delle concause (uno stato patologico può essere - ma non è detto - dovuto a un virus e a uno shock contemporaneamente: in questo caso, le due cause sono compatibili; invece, una persona può essere morta per soffocamento o per trapassamento del cuore, ma non contemporaneamente per tutte e due: in questo caso, le due cause sono icompatibili).

Vale la pena distinguere fra causa remota e causa prossima. Supponiamo di avere una catena causale: C1 causa C2, C2 causa C3, …, Cn causa E; in questo caso, C1 è inteso come causa remota e Cn come causa prossima di E (naturalmente ogni Ci-1 è causa remota di E relativamente a Ci e causa prossima di E relativamente a Ci-2).
Per finire, conviene riportare un passo in cui Ernst Nagel sintetizza ciò che usualmente si intende con legge causale:

"Si dice che una legge è causale perché la relazione da essa formulata tra gli eventi menzionati soddisfa per ipotesi quattro condizioni. In primo luogo la relazione è invariabile o uniforme, nel senso che ogniqualvolta si presenta la causa addotta si presenta anche l'effetto addotto. […] In secondo luogo, è una relazione tra eventi spazialmente contigui […] Di conseguenza, quando degli eventi spazialmente lontani tra loro vengono presentati come in relazione causale, si suppone tacitamente che essi non siano altro che termini di una catena di cause ed effetti formate da eventi, dove gli eventi che costituiscono gli anelli sono spazialmente contigui. In terzo luogo, la relazione ha carattere temporale, nel senso che l'evento che vien detto essere la causa precede l'effetto ed è anche 'continuo' con quest'ultimo. Di conseguenza, quando si dice che due eventi separati da un intervallo temporale sono in relazione causale, si suppone anche che essi siano collegati da una serie di eventi temporalmente adiacenti ed in relazione causale tra loro. Infine, la relazione è asimmetrica, nel senso che il passaggio della scintilla attraverso la miscela del gas è la causa della loro trasformazione in acqua, ma la formazione di acqua non è causa del passaggio della scintilla" (Nagel E., La struttura della scienza. Problemi di logica nella spiegazione scientifica, (1961) Feltrinelli, Milano, 1968. pp. 80-81).

Vedi anche:

metodo della concordanza
metodo della differenza
metodo congiunto della concordanza e della differenza
metodo dei residui
metodo delle variazioni concomitanti
conclusione sui metodi di Mill
bibliografia essenziale